Bassorilievo/ fusione in bronzo raffigurante MARIA MONTESSORI – opera di Vincenzo Cattò

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Descrizione

Bassorilievo/fusione in bronzo  raffigurante mezzobusto di Maria Montessori – Maria Tecla Artemisia Montessori, nota come Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk, 6 maggio 1952) è stata un’educatrice, pedagogista, filosofa, medica, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori in tutto il mondo. Fu tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia. , in ottone fuso, probabilmente proviene da una delle scuole a lei intitolate in Italia.

Diametro cm. 30.

Peso Kg. 6,600

Bassorilievo di Vincenzo Catto’ nato a Clivio, 20 Settembre 1878 – Milano, 14 Maggio 1938

Cattò si forma inizialmente a Clivio, presso la scuola di disegno di Michelangelo Molinari, attraverso cui entra in contatto con Vincenzo Vela; in seguito lascia il paese natale a quattordici anni per frequentare l’Accademia di Brera a Milano, avendo come maestri prestigiosi artisti del tempo. Durante la sua prima attività collabora con famosissimi scultori ed architetti, come Butti, Wildt, Argenti e Pogliaghi, quindi, nel 1906, apre uno studio proprio. Particolarmente attivo nell’ambito della scultura funeraria, realizza al Monumentale di Milano numerosi gruppi e figure in bronzo e pietra, tra cui Il Rosario dei Morti per la famiglia Rossi, e La meditazione sull’ineluttabile fato per la famiglia Ganna Borloni: opere che attirano l’attenzione su di lui ed il suo modo di operare; al primo dopoguerra risalgono Dramma eterno per la sepoltura Rasini, il Dolore per Antonio Steffenini, il Giglio reciso per la tomba Stella e Invocazione al Redentore per la tomba Buzzetti. Sue opere si ritrovano anche a Busto Arsizio e Saronno.
Tra i suoi lavori, vanno ricordati il Monumento ai Caduti di Clivio, L’apoteosi dell’anima, rappresentante una giovinetta trasfigurata che tende al Cielo, con cui davvero riesce nel tentativo di spiritualizzare la materia, e L’ultima orazione (1937), raffigurante Cristo in preghiera nel Getsemani, utilizzato per la tomba dello scultore nel cimitero di Clivio.

C00001202

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