(S7) Tavola stampe antiche quadro Veduta delle colonne di San Lorenzo 1786 – Aspari Domenico

40,00

COD: C00009623-85 Categorie: , ,

Descrizione

Riproduzione
Tavola stampe quadro Veduta delle colonne di San Lorenzo 1786 – Aspari Domenico
misure tavola  mm 460 x 648

Aspari Domenico
(Milano 1745 – Milano 1831) Pittore, incisore e docente italiano. A causa della situazione economica famigliare non poté seguire gli studi in modo regolare, ma grazie alla sua spiccata abilità nel disegno alcuni benefattori gli permisero di studiare all’Accademia di Ferrara sotto la guida di Giuseppe Baldrighi. Qui si interessò alla pittura e a dipinti decorativi per il palazzo ducale. Una volta trasferitosi a Milano smise quasi completamente di dipingere per dedicarsi all’incisione ispirando il suo stile a quello di Piranesi. Come incisore e vignettista illustrò La Corneide (1773) di Giovanni De Gamerra, gran parte della prima edizione italiana della Storia delle arti del disegno del Winckelmann (Milano 1779), Le vicende di Milano durante la guerra con Federigo I (Milano 1778) e Delle antichità longobardiche milanesi (Milano 1792-93, 4voll.) di Angelo Fumagalli. La consacrazione, però, arrivò con le sedici Vedute di Milano, incise all’acquaforte e finite di bulino dal 1786 al 1792, più volte ristampate (ultimo il Vallardi nel 1808), e divenute assai rare e meritatamente molto ricercate come le uniche degne di stare a fianco dei grandi esemplari romani e veneti.

Tavola della serie Vedute di Milano. Veduta delle colonne di San Lorenzo 1786 – Aspari Domenico  Non sappiamo bene a quale edificio della Mediolanum imperiale romana (forse un tempio pagano) appartenessero le 16 colonne di stile attico-corinzio che vennero qui trasportate probabilmente nel IV secolo, al momento della costruzione della basilica paleocristiana (poi inglobata nel monumentale complesso tardo cinquecentesco di Martino Basso), come portale d’ingresso al vasto quadriportico antistante la chiesa, sul quale sorsero poi, col tempo, le abitazioni che si vedono nell’acquaforte, abbattute solo nel 1935. Nella veduta dell’Aspari, il colonnato romano con le case retrostanti e la grande cupola del Basso, viene a formare un unico complesso monumentale urbano, animato dalla vita che vi si svolge tutt’intorno e dalla vivacitĂ  delle scene che si dispiegano sotto i nostri occhi: le tre contadine in costume, l’operaio che spinge la carriola , il curato in conversazione con il gruppo dei gentiluomini sulla sinistra, la dama e il cavaliere sul balcone, i due ragazzi del popolo in primo piano sulla destra, che discutono animatamente, in singolare contrasto con l’elegante coppia in costume e parrucca che sullo sfondo si perde lentamente nell’ombra. E’ nel complesso uno spaccato della societĂ  milanese del tempo, mirabilmente descritto attraverso un sapiente gioco di luci e di ombre, che mostra chiaramente come ciò che interessa l’Aspari non è tanto la piranesiana estetica delle rovine (anche se l’influenza di Piranesi certamente non manca), quanto il rapporto vivo che la storicitĂ  dell’architettura intrattiene con la contemporanea socialitĂ  urbana.

Ottimo stato di conservazione.

C00009623-85

 

Informazioni aggiuntive

Magazzino

85 cartelletta manifesti

Pubblicazione

Ebay, Subito-Armida